26/28 febbraio
condotto da:
Nuccio Costa con Enrico Maria Salerno
e Ira Furstenberg
patron:
Ezio Radaelli e Gianni Ravera
orchestra diretta da:
Renato Angiolini, Alberto Baldan Bembo, Willy Brezza, Mario Capuano, Carmelo Carucci, Franco Cassano, Giancarlo Chiaramello, Pino Massara, Ruggero Cini, Maurizio De Angelis, Nando De Luca, Tony De Vita, Pierre Dutour, Luis Bacalov, Claudio Fabi, Gianfranco Intra, Ezio Leoni, Gianni Marchetti, Detto Mariano, Augusto Martelli, Natale Massara, Marcello Minerbi, Gianfranco Monaldi, Roberto Negri, Piero Pintucci, Gian Franco Reverberi, Paolo Rosi, Vince Tempera, Vito Tommaso, Renato Serio
1. ADRIANO CELENTANO/CLAUDIA MORI – CHI NON LAVORA NON FA L’AMORE
Edizione, questa, di svolta per il Festival, soprattutto per il fatto che la Rai ne assunse direttamente l’organizzazione e, per l’occasione, unì le forze dei due storici patron per dare del suo meglio. Ovviamente non si poteva ignorare il clima che l’anno prima circondò la kermesse, con contestazione annessa e, nei testi delle canzoni, si ricercò l’attualità del momento, certo da vari punti di vista. Persino quello del Molleggiato e della sua signora, qui insieme per contestare la contestazione in questo brano corale ed interpretato con le due parti da moglie e marito e con al seguito mille strampalati personaggi. Lui aveva anche appena avuto buone soddisfazioni anche al cinema, con il SERAFINO di Pietro Germi e subiti dopo girò ER PIÙ – STORIA D’AMORE E DI COLTELLO di Corbucci. La Mori, proseguì ad incidere alcuni altri 45 giri. Scritto con i fidati Del Prete e Beretta, fu anche il più venduto di tutto il Festival.
2. Nicola Di Bari/Ricchi e Poveri – LA PRIMA COSA BELLA
Doveva essere Gianni Morandi, inizialmente, a cantare al Festival questa canzone, diventata poi un vero classico della musica pop italiana, ma rinunciò ed al fianco di Michele Scommegna da Zapponeta (FG), autore della musica e già noto per un paio di discreti singoli, si optò per l’emergente quartetto genovese. Il testo era di Mogol e per questo il provino della musica venne registrato alla Numero Uno con musicisti del calibro di Battisti, Di Cioccio, Premoli e Dattoli, che poi rimase come base musicale del disco stesso, data l’alta qualità. I quattro, invece, scoperti e protetti da Franco Califano, erano alla loro prima grande prova, che passarono egregiamente, rappresentando una vera novità vocale nel nostro panorama musicale e vero punto di riferimento per molte altre formazioni.
3. Sergio Endrigo/Iva Zanicchi – L’ARCA DI NOÈ
Ennesimo buon piazzamento per il cantautore friulano, stavolta in totale autonomia, avendo presentato questo brano interamente composto da lui, per cui avrà la soddisfazione di ritirare il premio per il miglior testo da parte della critica. Sorprendente ed efficace anche l’abbinamento con la talentuosa cantante emiliana, entrambi accomunati dall’amicizia von il poeta ermetico Giuseppe Ungaretti, scomparso pochi mesi dopo la manifestazione. Li inizio la parte più impegnata della sua carriera, fequentando autori e personaggi della cultura italiana ed internazionale, tra cui Mikis Theodorakis.
4.
Ornella Vanoni
Camaleonti
ETERNITÀ
5.
Patty Pravo
Little Tony
LA SPADA NEL CUORE
6.
Gigliola Cinquetti
Bobby Solo
ROMANTICO BLUES
7.
Nada
Rosalino
PA’ DIGLIELO A MA’
8.
Anna Identici
Antoine
TAXI
9.
Orietta Berti
Mario Tessuto
TIPITIPITÌ
10.
Luciano Tajoli
Mal
SOLE, PIOGGIA E VENTO
11.
Marisa Sannia
Gianni Nazzaro
L’AMORE È UNA COLOMBA